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Linee Guida

 

Dal 4 novembre 2013 l’associazione culturale Partecipazione ha avviato un doposcuola presso l’istituto di media inferiore “Marco Emilio Lepido” (per saperne di più, clicca qui). Eccovi illustrato il progetto sottoposto (ed approvato) dalla Direzione dell’Istituto:

 

 

Reggio Emilia, 1 ottobre 2013

 

Il progetto del doposcuola nasce con l’intento di rispondere al bisogno sociale di minori con difficoltà scolastiche e/o comportamentali e relazionali, attraverso un intervento a titolo volontario e conforme ai principi di solidarietà partecipata, che sono alla base dell’Associazione culturale Partecipazione.

Scopi principali del progetto sono:

1) Fornire ai ragazzi gli strumenti necessari ad affrontare il proprio percorso scolastico, nell’orizzonte dell’anno scolastico in corso ma con l’obiettivo di gettare delle basi che accompagneranno i ragazzi anche negli anni a venire. Particolare attenzione verrà rivolta allo sviluppo dell’autonomia nello studio, attraverso il sostegno presupposto nell’attività di doposcuola nella didattica formativa.

2) Facilitare l’inserimento positivo dei minori all’interno delle diverse situazioni del contesto sociale in cui vivono, dalla scuola al gruppo dei pari, attraverso attività e momenti ricreativi volti a favorire una presa coscienza di se stessi, dell’altro ed del contesto socio-ambientale in cui siamo inseriti, supportando i ragazzi da un punto di vista comportamentale e relazionale.

Sono inoltre previsti interventi di individualizzazione al fine di rispondere alle esigenze, alle richieste e ai bisogni di ogni minore, nonché di sollecitarne l’espressione delle potenzialità e della personalità.

Le attività verranno predisposte e attuate in continuità con ciò che avviene in sede istituzionale scolastica, attraverso un’interazione e un confronto costanti con gli insegnanti di riferimento. Ogni iniziativa sarà adattata alla situazione, al contesto ed alle caratteristiche dei minori in modo da assicurare un’efficace progettualità educativa costruita ad hoc per rispondere, anche con attività proposte in itinere, ai bisogni sociali e culturali che potranno emergere. Attraverso quindi un’intenzionalità educativa adattata alle caratteristiche dei ragazzi e del contesto si vuole ottenere una trasformazione e un miglioramento potenziale in ogni alunno. A tal fine, posti gli obiettivi generali precedentemente esposti, gli educatori volontari si riservano di discutere e stabilire decisioni ed interventi in itinere, in modo da creare una risposta coerente ed adeguata ai minori cui sarà rivolto l’intervento.

 

 

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